martedì 14 gennaio 2020

Liliana Segre: Io stavo in casa a curare mio nonno...

Io stavo a casa a curare mio nonno.
Oggi sono nonna e so che cosa sia di straordinario quell’osmosi che c’è fra nonni e nipoti, quando c’è. Sento una tenerezza enorme nei confronti dei miei nipoti e quando Filippo mi dice: «Tu nonna sei il mio arcobaleno» io sono una donna felice, cosa posso desiderare di più dalla vita di essere l’arcobaleno del mio nipotino adorato? 
Io adoravo mio nonno. 
Lui aveva il morbo di Parkinson all’ultimo stadio, che negli anni è stato in parte curato, ma allora no, e mio nonno tremava irrefrenabilmente in tutto il corpo, le braccia, le gambe, la testa, la bocca. Era un rottame umano in cui solo il cervello funzionava perfettamente, intelligente e attivo. 
Io mi curavo di lui. Lo amavo tantissimo. 
Con lui, quando stava bene, andavamo al cinema di pomeriggio, a vedere quei filmetti molto semplici, molto ingenui che c’erano prima della guerra. Film che erano adatti a vecchi e bambini. Ed in seguito era diventato lui il mio bambino perché io lo curavo, facevo una specie di teatro per tenerlo allegro...
Purtroppo gli leggevo il giornale. 
Io non capivo francamente quello che gli stavo leggendo, ma lui così distrutto nel corpo e con la mente perfetta, lui che era stato un grande lavoratore, piangeva. Era un uomo fisicamente distrutto che piangeva, vedendo la rovina che arrivava e io cercavo di distrarlo. 
Mio papà, figlio meraviglioso così come era padre meraviglioso, era diviso tra il desiderio di mettere in salvo me e il desiderio di non abbandonare i suoi genitori, in quello stato, senza aiuti, senza prospettiva, mentre amici vari sollecitavano la fuga.
Non potevamo mai immaginare, che nel maggio del 1944, per una delazione (ogni uomo ebreo valeva 5.000 lire di allora che erano una somma) per una spiata, i miei nonni furono, in quelle condizioni, arrestati, portati nel campo di Fossoli e poi deportati fino ad Auschwitz dove purtroppo arrivarono ancora vivi, per essere gasati e bruciati, per la colpa di esser nati. 



La civile indifferenza. Le parole di Liliana Segre fedelmente raccolte dalle sue testimonianze. A cura di Anna Squatrito 
Pagine 172 - Prezzo di copertina € 13,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 
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A Palermo, disponibile presso Enoteca Letteraria Prospero. 



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